La fine di un capitolo e l'inizio di un nuovo - Parte 2

Prima di diventare la moglie di Vincenzo, ho ricoperto molti ruoli: quello di figlia, di sorella, e di zia nella mia vita familiare, e quello di esser responsabile del gruppo giovanile, membro del coro della chiesa, e d'insegnante di letteratura e di lingua latina e ungherese - una professione che ho svolto con passione. In tutti questi ruoli, il mio impegno è stato di servire fedelmente il Signore.

Sono sempre stata interessata alle missioni. Nel 2015 mi sono trasferita per un semestre a Milano, e da allora non ho smesso mai di pregare per il popolo di Dio in Italia. Comunque, non avevo mai preso in considerazione di vivere il resto della mia vita lontano dalla mia Ungheria per portare il vangelo in una terra straniera: consideravo la mia chiesa locale di Budapest e soprattutto il liceo in cui insegnavo come i miei principali campi di missione. Amavo l’insegnamento, e mai avrei pensato che avrei dovuto abbandonarlo.

Quando ho conosciuto Vincenzo, ho capito che sposarlo sarebbe significato lasciare non soltanto il lavoro, ma il mio paese e la famiglia. All'inizio non è stato facile, anche se innamorarsi di Vincenzo non è stato difficile. Ma Dio ha preparato il mio cuore durante i nostri due anni di fidanzamento e ha reso chiara la mia chiamata per l’Italia.


Quando ci siamo sposati, un bellissimo capitolo della mia vita è finito e
ne è iniziato un altro ancora più bello.


Quando ci siamo sposati, un bellissimo capitolo della mia vita è finito e ne è iniziato un altro ancora più bello.

Guardando indietro al nostro primo anno di matrimonio, rimango stupita dalla provvidenza di Dio: come Egli ci ha dato tale tempo per crescere come coppia e come singoli. Il 2019 è stato un anno di passaggio dalla mia frenetica vita come insegnante alla mia nuova vita come missionaria. Dopo essermi sposata e essermi trasferita negli Stati Uniti, ho dovuto rallentare improvvisamente, avendo un’agenda molto diversa da quella che avevo prima. Non ero più sopraffatta dagli impegni regolari di alzarmi ogni giorno alle 5-6 del mattino per arrivare a scuola, insegnare, prepararmi per le lezioni, correggere i compiti, anche se il tutto mi piaceva, perchè sentivo che Dio mi stava usando in tutto questo tra i miei studenti.

Ci è voluto del tempo prima che mi adattassi ai cambiamenti, ma la nuova vita è servita alla mia crescita spirituale. Ho avuto l'opportunità di frequentare le lezioni al Westminster Seminary California e di essere coinvolta nella vita di chiesa della New Life Presbyterian Church di Escondido. Ho trascorso più tempo a dimorare in Cristo e nella Sua Parola. Non avendo un lavoro a tempo pieno, ho potuto organizzare i miei impegni in base al lavoro di Vincenzo, ed ho potuto dedicarmi a scoprire cosa significa essere sua moglie ed esplorare le dinamiche per lavorare nello stesso team al meglio. Entrambi abbiamo imparato molto circa le nostre priorità. Soprattutto durante la quarantena primaverile, siamo cresciuti come coppia e ci siamo preparati per i nostri ruoli non solo come missionari, ma anche come genitori.

La nostra prima figlia, Abigail, è nata il 25 agosto, dopo una bellissima gravidanza che è stata uno dei momenti più belli della mia vita. Con questa nuova vita che Dio ci ha affidato, abbiamo già sperimentato tanta gioia e preghiamo affinché, per grazia di Dio, possiamo crescere Abigail nella volontà del nostro Padre celeste.

Mentre ci prepariamo per tornare in Italia per fondare la chiesa a Lecce, non vedo l'ora di costruire nuove relazioni, ospitare persone e sperimentare il potere del Vangelo nella penisola salentina, quel posto fantastico, che sta per diventare la mia nuova casa!

Judit Coluccia-Móréh

Judit is part of the missionary team of the Chiesa Pietra Vivente church plant in Lecce, Italy. She lives in Lecce, Italy, with her husband Vincenzo, her daughter Abigail, and her son Samuel. She serves through Mission to the World (MTW), the PCA’s mission-sending agency.

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