06. I sacrifici per il peccato: purificati e perdonati da Dio (parte 2)

Nel "Pellegrinaggio del Cristiano" il puritano John Bunyan rappresenta il ‘peso della colpa’ con un pesante fardello che Cristiano porta con sé, a simboleggiare il fardello del suo peccato, la sua colpa e il peso del giudizio di Dio, che lo rallentava facendolo sprofondare nel ‘Pantano dello Sconforto’, finché, giunto alla croce, Cristiano vede il fardello dei suoi peccati cadergli dalle spalle e scomparire in un sepolcro lì vicino, a significare il perdono e la liberazione dalla colpa ricevuti in Cristo!

Il tuo peccato di commissione o di omissione non confessato è un pesante giogo al collo che genera un senso di colpa sulle nostre anime che col passare del tempo diventa sempre più pesante al punto che, se il peccato non viene affrontato e biblicamente rimosso, alla fine schiaccerà la tua anima e ne soffrirà anche il corpo, in quanto, come abbiamo letto al v. 1: “Una persona che pecca … porterà la propria colpa”!

Ecco perché il Signore, nella sua grazia, ha provveduto un modo per rimuovere il fardello del nostro peccato, modo che lo vediamo rappresentato dal sacrificio di purificazione in questi versi, e che ovviamente punta alla purificazione reale che vede il suo adempimento nel sacrificio di Cristo.

1.      La procedura dei sacrifici di purificazione
2.     Lo scopo dei sacrifici di purificazione
3.     L’adempimento in Cristo dei sacrifici di purificazione

Rev. Vincenzo Coluccia

Dopo aver lavorato per dieci anni nell’ambito dell’ingegneria strutturale, Vincenzo si è laureato in teologia presso il Westminster Seminary California. Ora è un ministro di culto ordinato presso la Chiesa Presbiteriana in America (PCA) incaricato dal Presbiterio della Costa Meridionale della California di fondare una chiesa presbiteriana nel capoluogo Salentino attraverso la Mission to the World (MTW), l'agenzia missionaria della PCA, per cui lavora insieme alla moglie Judit dal 2020. Attualmente, Vincenzo è pastore della Chiesa Presbiteriana di Lecce, città in cui vive assieme alla moglie Judit, e i figli Abigail, Samuel ed Emmanuel.

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